Equiano il Rum afro-caraibico!

La vita di Olaudah Equiano (click su immagine per articolo wikipedia)

La vita di Olaudah Equiano (click su immagine per articolo wikipedia)

Difficile non rimanere stregati da un prodotto quando tutto, ma proprio tutto, sembra essere al posto giusto… coloro che hanno ideato il prodotto sono i massimi esperti del settore a livello mondiale (ideato da Ian Burrell, blend eseguito da Richard Seale), coloro che distillano il prodotto sono due straordinarie distillerie (Gray’s a Mauritius e Foursquare a Barbados), mettiamoci dentro anche il nome Equiano che evoca una storia di libertà legata -vedremo poi come- al mondo del Rum, ed infine - giacché oltre alle parole ed ai nomi, servono anche le azioni conseguenti - un chiaro impegno economico a sostegno di iniziative volte alla promozione della libertà ed uguaglianza di tutti gli esseri umani!

Apro una rapidissima parentesi, andatevi a leggere l’articolo di Wikipedia su chi era Olaudah Equiano da cui origina il nome di questo Rum… dico solo due cose e lascio alla vostra scoperta il resto: nato analfabeta, rapito e messo in schiavitù, impara con la sua forza di volontà a leggere, scrivere e fare di conto, cresce e negli anni aiuta il suo “padrone” a fare commercio (errore di traduzione, nella Wiki italiana, pare che aiutasse nel traffico di schiavi, mi sento di smentire questa traduzione maldestra), mette da parte i pochi profitti che gli spettano e con tali soldi si ricompra la libertà che gli venne rubata… storia di un passato assurdo, violento, di diritti naturali negati, ma anche di emancipazione e libertà.

Ancora due parole sul nome Equiano, dato che la storia del Rum è -che ci piaccia oppure no- legata a doppio filo con la storia della schiavitù nelle colonie Caraibiche, un conto è chiamare un Rum Equiano: simbolo di emancipazione, riscatto, libertà ed incrollabile fiducia nel futuro ed in sé stessi; un altro conto è chiamare un Rum con quei nomi che invece evocano l’esatto opposto: oppressione, tirannia, soprusi ed indicibili sofferenze… mi riferisco chiaramente ai Rum “Plantation” ed “Esclavo”. Che dire… nomen omen, i nomi -per me- sono una cosa importante.

Ma veniamo al prodotto, o meglio ai prodotti: Equiano ed Equiano Light!

Rum Equiano nella sua caratteristica bottiglia

Rum Equiano nella sua caratteristica bottiglia

RUM EQUIANO

Un Rum che mi ha colpito per la sua precisione, per la facile (facilissima) beva, ma che al tempo stesso regale delle bellissime evoluzioni. Se vuoi leggere la recensioni clicca qui: https://www.solo-rum.com/equiano-rum

Il blend comprende due componenti:
- Rum tradizionale da melasse distillato presso Gray’s a Mauritius invecchiato per ben 10 anni in clima tropicale in botti di rovere francese (ex-cognac Martell);
- Rum tradizionale “single blended rum” (pot+column) Foursquare, il tipico e straordinario prodotto, blended in the barrel, a cui ci ha abituati Foursquare, invecchiato 8 anni in botti di quercia americana ex-Bourbon.

Un invecchiamento, che per durata e tipologia di botte, già colloca questo prodotto in una fascia medio-alta. Questo prodotto viene poi blendizzato dal Maestro Richard Seale a Barbados ed infine portato -mediante aggiunta di acqua di fonte di Barbados, ché l’acqua anche lei ha la sua bella importanza- alla sua gradazione di imbottigliamento pari a 43%.

Equiano Light nella sua classica bottiglia, colore vino bianco un paglierino leggero leggero.

Equiano Light nella sua classica bottiglia, colore vino bianco un paglierino leggero leggero.

RUM EQUIANO LIGHT

Straordinario, fresco, estivo, ed molto complementare ad Equiano (dark). A rigor di logica una persona potrebbe essere portata a pensare che si tratti dello stesso blend, magari contraddistinto da un minor periodo di invecchiamento, invece si tratta di un Rum completamente diverso seppur proveniente dalle medesime due distillerie.

Per Equiano Light il blend è - ovviamente - più “leggero”, meno invecchiato, più fresco, erbaceo e floreale, questo sta ad indicare oltre che ad un minor invecchiamento anche un radicale cambiamento nel blend che infatti si compone di:
- Rum “agricolo” (ora, legalmente, non si può chiamarlo agricolo, dovremmo più precisamente chiamarlo Rum da puro succo di canna da zucchero), prodotto in Mauritius in colonna in rame, per una parte pari al 70%;
- Rum da melasse tradizionale di Barbados, targato Foursquare, blend di frazione heavy pot-still e frazione light column-still, invecchiato tre anni in botti ex-Bourbon.

Anche in questo caso il Master Blended è Richard Seale, proprietario e Master Distiller presso Foursquare Distillery, non potevano esserci molti dubbi circa la riuscita di questa operazione; io ho trovato molto affascinante l’idea di combinare tra loro un Rum Tradizionale ed un Rum “agricolo”, lungi dall’essere il primo di questi blend tra tipologie di Rum diverse, è sicuramente tra i meglio riusciti.

Non è noto l’invecchiamento della frazione “agricola” proveniente da Grey’s distillery ma sono - a parere dello scrivente - ipotizzabili due scenari: una breve esterificazione in fusti di acciaio per un periodo breve (2-6 mesi), oppure un altrettanto breve passaggio in fusti di legno (2-6 mesi) con successiva filtrazione al fine di ridurre l’impronta di colore.

Per la recensione / degustazione di questo Equiano Light vi rimando al successivo post nell’area Degustazione.


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